L'organo Graziadio Antegnati (1588) della Collegiata dei SS.
Pietro e Stefano di Bellinzona
Bellinzona nel cinquecento
Bellinzona alla fine del settecento
Angelo musicante sopra la cassa dell'organo
La facciata dell'organo Antegnati
L'organo della Collegiata di Bellinzona
La chiesa Collegiata di Bellinzona, situata nella regione di
lingua italiana della Svizzera e quindi legata culturalmente alle
urbanizzazioni di Milano e Como, possiede uno straordinario
strumento storico. Costruito nel 1588 dal più noto della famiglia
degli organari bresciani Antegnati, la canna
maggiore è firmata e datata 14 novembre 1588. L'organo venne più
volte trasformato ed ampliato, nel seicento e nel settecento, ad
opera dei più valenti organari lombardi senza però intaccare la
struttura primaria dell'organo Antegnati.
L'ultimo intervento storico di rilievo venne eseguito da Carlo
Bossi di Bergamo, negli anni 1810 e 1816. In quella occasione
venne aggiunta una seconda tastiera (Organo Eco) in risposta al
Primo Organo rinascimentale già ampliato nel 1791-93 dai fratelli
lodigiani-milanesi Chiesa.
Nel 1924-25 l'organo della Collegiata perse la sua fisionomia
storica primaria trasformato al gusto dell'epoca, come lo furono
numerosi strumenti storici, italiani ed europei. Ma la sua
trasformazione, seppure vistosa e pesante, non fu per varie
fortunate ragioni irreversibile, gran parte del materiale
contenuto nello strumento, miscelato completamente e disposto in
tessiture non piu originali, era ancora presente.
Dopo un lungo lavoro di ricostruzione si è potuto ritornare allo
strumento storico precedente l'ultimo intervento, cioè alla
struttura dell'organo Antegnati-Biroldi-Chiesa-Bossi, così come si
doveva presentare nel 1810-1816. Lo strumento, tolto dalla cassa
nel 1989, è stato recentemente restaurato negli anni 1997-1998
dalla famiglia attualmente più antica di organari italiani, la
Casa Organaria Mascioni, che dal 1829 continua la tradizione
dell'organaria lombarda dei Chiesa ed indirettamente quella
varesina dei Biroldi.
Bellinzona, capitale
del Canton Ticino, è raggiungile da Milano in un'ora (Autostrada
A2, Treni IC), e si trova a 15 minuti circa dai centri turistici
di Locarno e Lugano. La città possiede un patrimonio
architettonico culturale di rilievo (chiese, castelli, centro
storico, teatro sociale) ed una galleria d'arte alla Villa dei
cedri. Per i suoi castelli è stata riconosciuta dall'UNESCO. Il 30
novembre 2000 a Cairns (Australia) nell'ambito della riunione
plenaria del Comitato del Patrimonio mondiale dell'UNESCO,
i 3 castelli e le mura difensive di Bellinzona sono stati
riconosciuti tra i monumenti che costituiscono il Patrimonio
dell'umanità.